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A.B.
6 febbraio 2016
Il lungo viaggio di una chemise prosegue a Roma
Venerdì 12 febbraio, Fabrizio Casu presenta, per la prima volta nella Capitale, il suo nuovo libro. L´appuntamento è alle ore 18, al Mangiaparole caffé letterario

ALGHERO - Venerdì 12 febbraio, Fabrizio Casu presenta, per la prima volta a Roma, il suo nuovo libro, “Il lungo viaggio di una chemise”. Nell'opera, l'autore interseca l'evoluzione stilistico-merceologica di un capo d'abbigliamento con l'affresco socio-culturale di un'epoca di transizione e, supportando l'analisi scientifica con le molte testimonianze storiche, trasforma un saggio di storia della moda in un racconto femminile a più voci. La presentazione, come sempre, sarà supportata dalle immagini tratte dalla ritrattistica anglo francese del Diciottesimo e Diciannovesimo Secolo. L'appuntamento è alle ore 18, al Mangiaparole caffé letterario, in Via Manlio Capitolino 7/9.
Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò. Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e ne lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun. Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale): essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a tutte le donne. Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche (dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa. In una fase di transizione brevissima, ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.
Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion design alla Naba di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting ed uno di textile design, matura esperienza di stage nella Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato, nel 2011, alla Biennale Sardegna, iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia. Nel maggio 2013, ha pubblicato due saggi per la casa editrice Edes: “Novecento: il secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
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