NUORO - Nelle prime ore di questa mattina, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Nuoro e del Commissariato di Orgosolo, al termine di oltre un anno di indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, con il pubblico ministero Vacca, hanno dato esecuzione all‘ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari nel Tribunale di Nuoro Pusceddu. Quattro le persone sottoposte a custodia cautelare in carcere ed una agli arresti domiciliari.

Sono finiti in manette il 25enne F.M., residente ad Orgosolo (con precedenti penali), il 22enne G.C., residente nello stesso centro nuorese (con precedenti penali per droga e reati contro il patrimonio), il 22enne S.M., residente a Mamoiada (già detenuto nella Casa Circondariale di Nuoro Badu ‘e Carros per detenzione illegale di armi da guerra) ed il 25enne P.B., residente a Orgosolo (con precedenti penali per rapina). Agli arresti domiciliari, invece, il 50enne F.P., incensurato residente a Nuoro.

Ai cinque, sono stati contestati svariati reati, dallo spaccio di sostanze stupefacenti di tipo marijuana e cocaina alla detenzione e porto abusivo di armi anche da guerra, nonché furto di autovetture e motocicli, reati commessi nel territorio di Nuoro ed Orgosolo a partire dal mese di settembre 2015. Tra gli arrestati, figurano anche gli autori della rapina simulata ai danni del furgone porta tabacchi, compiuta il 10 maggio 2016 ad Orgosolo [LEGGI], nel corso della quale vennero asportati otto colli di sigarette per un valore complessivo di 16mila euro. F.P., S.P. e G.C., gravemente indiziati di aver sottratto il carico trasportato e di averne successivamente simulato la rapina.

Nel corso delle operazioni di oggi, sono state eseguite anche quindici perquisizioni domiciliari nelle abitazioni degli indagati, che hanno consentito di sequestrare cose e documenti utili al prosieguo delle indagini. Tra i perquisiti, anche il titolare di una nota carrozzeria di Oliena, indagato per favoreggiamento, per aver aiutato alcuni degli arrestati a sottrarsi alle attività tecniche, bonificando i loro mezzi. Tali operazioni si collegano temporalmente anche ai recenti sequestri di sostanza stupefacente eseguiti nel corso delle indagini: il 13 settembre 2016, a carico di G.C., che aveva avviato una florida piantagione composta da sessanta piante di canapa indiana; 13 settembre 2016, a carico di G.B., arrestato poiché trovato in possesso di una pistola semiautomatica da guerra Sig P210 del tipo in uso alle Forze dell’ordine svizzere, nonché di una carabina ad aria compressa marca Gamo calibro 4,5, palesemente alterata [LEGGI].

ultimo aggiornamento, ore 11.39