Questa mattina, la Guardia costiera di Olbia ha coordinato le attività in seguito alla perdita di acido cloridrico a bordo della motonave Hartmunt Pusschmann, in navigazione da Cagliari a Livorno
OLBIA - Alle 10.35 di questa mattina (mercoledì), la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Olbia ha ricevuto una chiamata d’emergenza dalla motonave Hartmunt Puschmann della Compagnia italiana di navigazione. Si tratta di un’unità ro-ro pax di lunghezza 150metri e di circa 15mila tonnellate di stazza lorda, in navigazione da Cagliari a Livorno che, mentre si trovava a circa 20miglia nautiche ad est dell’isola di Caprera, segnalava che uno dei semirimorchi-cisterna posizionato sul ponte scoperto poppiero, aveva subito un cedimento strutturale perdendo acido cloridrico.
Immediatamente, la Sala Operativa, coordinata dal direttore marittimo capitano di Vascello Maurizio Trogu, ha disposto l’avvicinamento in porto della nave ad Olbia, mentre le motovedette Cp306 e Cp894 sono state inviate sul punto per vigilare su eventuali fenomeni di inquinamento nel tragitto dall’Arcipelago di La Maddalena all’Isola Bianca. Inoltre, il personale della Guardia costiera ha contattato il Chimico del porto, che ha raccomandato che il personale di bordo procedesse immediatamente alla diluizione con acqua del prodotto che fuorisciva dall’autobotte, evitando per quanto possibile l’inalazione di questa sostanza e l’eccessivo accumulo sul ponte della stessa. In questo modo, si è impedito un duplice risvolto negativo, poiché l’acido cloridrico disperso sul ponte, trattandosi di una sostanza altamente corrosiva, avrebbe potuto causare danni strutturali all’unità ma, allo stesso tempo, la diluizione della sostanza e l’indicazione di utilizzare mezzi assorbenti per prevenire ogni eventuale sversamento ha impedito il prodursi di un pericoloso inquinamento a mare.
In questi minuti, si sta procedendo al travaso dell’acido cloridrico dall’autobotte danneggiata ad una cisterna fornita dalla Ditta Chimica sarda di Sassari. Sul punto, sono presenti gli uomini della Guardia costiera, il personale del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, la Polizia di Frontiera, l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna, il Chimico del porto e l’Arpas di Sassari, che procederà, con il supporto dei mezzi nautici della Capitaneria di porto di Olbia con il campionamento e l’analisi delle acque del bacino portuale per scongiurare ogni dubbio su inquinamenti a mare. Nel frattempo, il personale del 118 ha trasportato tre membri dell’equipaggio in via precauzionale al Pronto soccorso di Olbia, ma fortunatamente non risultano feriti. Al termine delle operazioni di travaso, il personale del nucleo Sicurezza della navigazione della Capitaneria di porto di Olbia procederà, insieme all’Ente classificatore Rina, ad un’ispezione a bordo e valuterà se l’unità è in grado di riprendere la navigazione fino a Livorno.
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