Lo dice il presidente della Commissione consiliare Ambiente del Comune di Alghero, Christian Mulas.
Giovedì 19 settembre è stata convocata una Commissione Consiliare Congiunta con il presidente della Commissione Urbanistica Emiliano Piras
ALGHERO - «Siamo pronti alle barricate. Questo progetto rappresenta un atto di forza calato dall’alto che offende il nostro territorio, la nostra gente e la nostra autonomia decisionale.» Così il presidente della Commissione consiliare Ambiente del Comune di Alghero, Christian Mulas, boccia senza appello il progetto di impianto eolico offshore previsto a dodici miglia da Capo Caccia. «Non ci sono elementi ambientali, sociali né tantomeno economici che giustifichino un parere favorevole» tuona il presidente Mulas.
«Parliamo di un danno ambientale incalcolabile, a fronte di un progetto imposto senza ascoltare né il territorio né chi lo abita e lo difende da sempre. Per la cronaca, gli stessi cavidotti dovranno attraversare il territorio algherese, con pesanti conseguenze: danni ai terreni agricoli, rischio di espropri, e l’abbattimento di alberi di ulivo. Tutto questo è inaccettabile» prosegue. Il presidente ribadisce la contrarietà dell’Amministrazione comunale e della Commissione Ambiente.
Per questo motivo, giovedì 19 settembre, è stata convocata una Commissione Consiliare Congiunta con il presidente della Commissione Urbanistica Emiliano Piras, con l’obiettivo di discutere e ribadire con forza il NO al progetto. Sono stati invitati a partecipare: l’assessore regionale all’Urbanistica Francesco Spanedda, il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, l’Onorevole Valdo Di Nolfo; la giunta comunale, tutti i membri delle Commissioni consiliari, le associazioni ambientaliste, le associazioni del settore agro-pastorale e la cittadinanza. «Dobbiamo fermare questo progetto. Serve una mobilitazione vera, compatta, trasversale. Difendiamo Alghero, difendiamo la nostra Riviera del Corallo difendiamo la nostra Isola conclude» Mulas.
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