Un mix di iniziative sociali, agroalimentari, culturali e di spettacolo della tradizione e un riscontro più che positivo nella due giorni di eventi che hanno animato il quartiere popolare alla periferia di Alghero
ALGHERO - È andata ben oltre le aspettative l'iniziativa Macina di Pietraia, la prima edizione di tante, si spera. Progetto Vivipietraia, l'associazione di promozione sociale che, da tempo, si occupa del quartiere omonimo ad Alghero, ha centrato l'obiettivo. Il parco delle domus de janas di Cuguttu, intitolato alla compianta Emanuelela Loi, per due giorni ha brillato ed è stato il vero centro delle iniziative e della curiosità di molti. Un mix di iniziative sociali, agroalimentari, culturali e di spettacolo della tradizione ha visto un riscontro più che positivo da parte di chi venerdì ha sfidato il maltempo e ha avuto ragione di esserci: dalla raccolta del sangue al mattino in collaborazione con Avis, purtroppo non estremamente partecipata, ma è stato comunque un segnale, alla dimostrazione dell'uso del defibrillatore, con l'associazione Oltre il cuore, ai laboratori partecipati di degustazione guidata e la serata di canti algheresi, con l'intervento di diversi esponenti coordinati da Franco Cano, tra cui una classe delle scuole elementari la Pedrera.
Il sabato mattina, momento di grande valenza culturale - archeologica: la presenza di un importante rappresentante del Cesim, l'archeologo Luca Doro, il quale ha spiegato l'importanza e la straordinaria valenza delle domus de janas e il percorso che ha portato i nostri monumenti millenari a diventare patrimonio Unesco. I ragazzi della scuola media Maria Carta, accompagnati e seguiti magistralmente dagli insegnanti, presenti numerosi, hanno spiegato con entusiasmo ai presenti il sito archeologico. Ne è nato un vivace dibattito e la promessa, insieme ai rappresentanti della giunta comunale presenti, le assessore Raffaella Sanna e Ornella Puras, di fare qualcosa per le domus stesse, meritevoli di ben altre cure e attenzioni. Uno degli obiettivi della manifestazione era esattamente questo. Molti dei nostri concittadini non sapevano dell'esistenza di questo posto e ne sono rimasti estasiati.
La serata di sabato è stato il momento più partecipato: dalle degustazioni decisamente sold out, grazie alla presenza del professor Antonio Farris, degli esperti Gavino Carta e Sebastiano Brancazzi che hanno svelato i segreti, rispettivamente, del pane e del lievito madre, del miele e dei formaggi del territorio abbinati ai vini della cantina Rigàtteri. E la conclusione, partecipatissima e intensa grazie a due formazioni di cori sardi, Florinas e Putifigari, magistrali nelle loro esecuzioni. I primi brani sono stati eseguiti all'interno delle domus de janas più grandi ed è stato un momento di grande emozione e sorpresa. La serata è poi continuata, allietata dal suono dell'organetto diatonico del maestro Vercellino e i suoi allievi in un clima piacevole e di pura sorpresa per questo parco che ha colpito veramente tutti per la sua bellezza. Da non dimenticare l'allestimento colorato e di qualità reso possibile dalla disponibilità degli artigiani dell'associazione Sant Joan e la parte gastronomica affidata agli amici della Associazione folk culturale folk Nostra Signora di Talia di Olmedo.
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