Che ne sarà del servizio di medicina sportiva di Alghero? Quali garanzie dopo il pensionamento del Dott. Patta, previsto per il 1° febbraio 2026? Lo domanda il Segretario Aziendale UIL FPL Oscar Campus, che denuncia la deriva della sanità pubblica verso il privato
ALGHERO - Il servizio di medicina sportiva di Alghero rappresenta un presidio fondamentale di prevenzione e promozione della salute per tutto il territorio. Dotato di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia, è in grado di eseguire esami cardiologici di secondo livello, ed è ormai un punto di riferimento per tutte le società sportive di Alghero e dell’hinterland sassarese.
La sua chiusura costringerebbe le società sportive a rivolgersi esclusivamente al privato, con costi insostenibili per molte famiglie: basti pensare che una visita con esami completi può superare i 65 euro anche per i minori, mentre oggi il servizio pubblico la garantisce gratuitamente. Nell’ultimo anno, il Dott. Patta ha inoltre esteso le prestazioni anche agli utenti non agonisti – studenti, scolari, frequentatori di palestre – rafforzando il ruolo sociale e sanitario del servizio, che oggi risponde a un bisogno reale e crescente della comunità.
«La UIL FPL dice no allo smantellamento silenzioso di un servizio pubblico essenziale.
Non permetteremo che, per mancanza di programmazione o volontà politica, si passi da un modello pubblico efficiente a un sistema privato elitario e costoso. Chiediamo alla politica locale e regionale di uscire dal silenzio e prendere una posizione netta, pubblica e trasparente.
La salute dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare dell’indifferenza» chiude Oscar Campus.
Nella foto: Il dottor Paolo Patta, responsabile della Medicina sportiva di Alghero
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