Sabato 8 novembre, alle ore 9.30, presso la sala Conferenze del Quarter, si terrà il Convegno: "Il fine vita: diritti, scelte, supporto. Tra scienza e umanità", a cura di Marco Balbina e Kai Paulus
ALGHERO - L’evento, moderato dalla vicepresidente dell'Aps Anemone Elena Elvira Riva, rappresenta l'atto conclusivo del progetto PRISP, realizzato con il contributo della Fondazione di Sardegna e promosso dalla rete delle Associazioni Anemone Aps, Parkinson Alghero ODV e Akròasis Aps, con il patrocinio del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero. Il Fine Vita è uno dei temi più profondi e complessi dell'esperienza umana, oltre che di stretta attualità alla luce della recente approvazione della Legge n. 26/2025 adottata dal Consiglio Regionale della Sardegna il 18 settembre scorso, in applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019. 
Interverranno al dibattito l’On. Valdo Di Nolfo, Consigliere Regionale, il Dott. Gianfranco Ganau, Medico, già Presidente del Consiglio Regionale, il Dott. Salvatore Lorenzoni, Presidente dell'ordine Dei Medici della Provincia di Sassari, il Dott. Mario Oppes, Vicepresidente Nazionale Della Società Italiana per la Bioetica, il Dott. Demetrio Vidili, già Direttore della S.C. dell'ospedale "S. Annunziata" di Sassari, il Dott. Kai Paulus, Neurologo Asl di Sassari, il Dott. Antonio Nieddu, Medico Geriatra e la Dott.ssa Giulia Giglio, Referente Associazione "Luca Coscioni". Porterà una sentita testimonianza Maddalena Soro, moglie di Giovanni Nuvoli e autrice del libro "Quegli occhi che urlavano". 
Con questo Convegno, primo in Sardegna dopo l’approvazione della legge, si vuole avviare una discussione costruttiva, non ideologica e aperta all’argomento, esplorando la materia non solo dal punto di vista medico-legale, ma anche da quello psicologico ed etico. Attraverso le esperienze dei relatori, le testimonianze dirette di alcune persone coinvolte e il confronto tra le diverse prospettive, si intende offrire nuovi spunti di riflessione e rendere il fine vita un percorso affrontato con dignità, consapevolezza e, soprattutto, umanità. L’ingresso è aperto a tutti.
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