Il CESFOP, coordinamento enti sardi di formazione professionale, ha ribadito la piena disponibilità ad avviare le attività formative, ma nel protrarsi di assenza amministrativa da parte della Giunta Regionale, minacciano di assumere atti e comportamenti gravi
Si è riunito in data odierna il CESFOP, coordinamento enti sardi di formazione professionale, il quale ha ribadito la piena disponibilità ad avviare le attività formative per giovani iscritti ai primi e secondi anni dei percorsi sperimentali triennali dell’anno 2004-2005. La condizione è che vi sia l’avvio contemporaneo dei primi e secondi anni non oltre Lunedì 8 novembre 2004 e l’adozione del parametro ora/allievo/corso di 7.40 € a garanzia di un servizio pubblico di qualità; e inoltre a condizione che vi sia l’affidamento delle attività prioritariamente agli enti attivi alla data del 31 dicembre 1988 in possesso di sedi formative accreditate, con personale in organico inserito in albo come da L.R. 42/89.
Il CESFOP propone che per i giovani privi di licenza media si debba prevedere un accordo a latere scuola/formazione in una logica di percorso integrato, e risollecita l’istituzione di un tavolo Regione – Cesfop – Sinsacati per la riforma del sistema di formazione professionale in Sardegna e della L.R. 42/89 sul personale della formazione professionale.
Ma per il protrarsi di assenza amministrativa da parte della Giunta Regionale, gli Enti aderenti al CESFOP minacciano di assumere atti e comportamenti gravi a partire, vista l’impossibilità, dalla rinuncia alla gestione dell’attività, e al conseguente ridimensionamento degli organici.
Si reputa necessario ciò perché, acclarato che il numero dei giovani iscritti ai primi anni dei percorsi sperimentali è di circa 3400 unità tutti aventi diritto, a tutt’oggi oltre settemila giovani con le rispettive famiglie si vedono disatteso il diritto dovere di libera scelta del proprio percorso formativo. Inoltre questa vertenza si trascina da oltre due mesi senza che la Giunta Regionale abbia prodotto alcun atto formale né di indirizzo né di gestione.
Inoltre si è preso atto del deludente esito del coinvolgimento del dirigente scolastico prof. Armando Pietrella che non ha prodotto i risultati promessi, di rientro nel sistema della scuola di un numero significativo di ragazzi.
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