SASSARI - Grande successo per il primo appuntamento di "To Be in Jazz". I concerti aperitivo manifestazione organizzata dall’Associazione Blue Note Orchestra (con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Sassari, della Regione Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna). La rassegna ha preso il via in un teatro civico tutto esaurito con la performance del duo composto da Gavino Murgia e Luciano Biondini.

Il fiatista-polistrumentista nuorese, forgiatore di leghe sonore inedite che fondono arcaicità e modernismo, ha proposto insieme al fisarmonicista di Spoleto istantanee di un viaggio affascinante che fonde energia e poesia, improvvisazione libera ed esecuzione di musiche strutturate. Contaminazione è la parola chiave della decima edizione di “to be in jazz” che proseguirà il 12 dicembre con il progetto “Recordando Gardel & Piazzola, un omaggio ai due più grandi artisti del tango presentato dal sax (baritono e soprano) di Javier Girotto, dal bandoneòn di Gianni Iorio ed alla Piccola Orchestra d’Archi diretta da Gavino Mele, primo corno dell’Orchestra Jazz della Sardegna.

Si cambia ancora registro il 19 dicembre con il progetto “Bepop”, nato nel 2007 dal desiderio di sette jazzisti (Elena Moreddu voce, Massimo Carboni sax tenore, Francesco Lento tromba Angelo Lazzeri chitarra, Mariano Tedde pianoforte, Paolo Spanu contrabbasso, Gianni Filindeu batteria) di reinterpretare le straordinarie composizioni che hanno segnato il corso della musica pop degli anni settanta.“To be in jazz” si concluderà domenica 26 dicembre, sul palco l’Orchestra Jazz della Sardegna con “El Barbaro del Ritmo-Omaggio a Benny Morè, il concerto che sarà replicato alle 19.30.

Tra le novità di quest’anno un “percorso fotografico” che dal 3 al 19 dicembre sarà esposto negli esercizi commerciali di Piazza Azuni e Corso Vittorio Emanuele e dal 20 al 30 dicembre al Palazzo della Frumentaria. Le immagini raccolte ripercorrono 20 anni di Orchestra Jazz della Sardegna nelle foto di Emanuele Brai, Antonio Mannu, Agostino Mela, Pino Ninfa, Giuseppe Palitta e Francesco Zolo.

Nella foto: Gavino Murgia e Luciano Biondini