SASSARI - «Finalmente salvezza», esordisce così davanti ai nostri taccuini un raggiante Gino Asara, dopo i due singolari vinti dalla Torres Conad nella gara di ritorno dei play-out del campionato di Serie A2 di tennis maschile a squadre. Dopo la vittoria per 0-6 sui campi dell’Associazione Sportiva Circolo Tennis Settebello di Torrepedrera, le affermazioni del 2.4 Manuel Mazzella all’esordio stagionale (6-1 6-1 al 2.5 Andrea Serra) e del 2.7 italo-argentino Mariano Delfino (6-0 6-0 al 3.5 Massarenti) sono valse la salvezza alla compagine sassarese.

«Era l’obbiettivo da raggiungere oggi – prosegue Asara – Vedendo le altre squadre durante il campionato, credo si potesse fare meglio. Ricordiamo che all’esordio abbiamo battuto 5-1 il Barletta, che ha chiuso il nostro girone al terzo posto. Ma abbiamo perso qualche partita che era in bilico. Anch’io, per problemi fisici, ho perso partite che erano da vincere… E’ andata male. Delfino invece – sottolinea da “quattro” è un lusso. Basta pensare che l’anno scorso, da “due”, ha perso solo una partita». Il tennista calangianese si prepara ora a disputare una serie di importanti tornei in giro per la Penisola.

Lucida l’analisi del capitano-giocatore ospite Alex Fabbri. «Altro che spareggio-salvezza, loro potevano fare i play-off. Noi siamo stati penalizzati dalla regola del vivaio, perché siamo un circolo piccolo. Troppa differenza di categoria e spesso partiamo già 0-2 sotto. Eravamo una neopromossa, ma abbiamo perso il nostro punto di forza dello scorso anno, lo spagnolo Sabate. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo, vincendo quando dovevamo. Ma in questo doppio incontro, loro sono stati più forti: Abbiamo avuto qualche opportunità col mio singolare all’andata. Ma Delfino non c’entra niente con la sua categoria, poi hanno il bielorusso che è 300 del mondo (Sergei Betau, ndr.). Noi abbiamo fatto esperienza, anche se siamo una squadra matura ed è dura giochiare contro i ventenni – sorride - Io avevo già giocato in A con Faenza e Villa Carpena, per esempio. E Manuel Rezzaghi, per esempio, ha giocato i primi match, ma poi è stato indisponibile, perché da otto mesi combatte con una fascite plantare».

«E’ stato un confronto senza storia», sentenzia Manuel Monnecchi, ex numero 555 della classifica Atp e “numero uno” della formazione romagnola, che sottolinea la mancata conquista di set da parte della propria squadra. «Loro magari sono partiti anche con obbiettivi più alti dei nostri, ma sono stati sfortunati, perché sono molto più forti. Noi abbiamo fatto il massimo, arrivando sesti nel nostro girone. Eravamo destinati alla retrocessione e meglio di così non potevamo fare. Avevamo Rezzaghi, che ha giocato le prime partite, ma poi si è infortunato ad un piede. Rispetto alla stagione scorsa ci è mancato Sabate, che faceva la differenza. Ora si cercherà di ripartire per la prossima stagione. Vedremo se nella rosa cambierà qualcosa e se arriverà qualcuno. Ci penserà il presidente», conclude sorridendo.

«Loro sono nettamente più forti, un’ottima squadra, mentre noi siamo molto inferiori». Un incipit che non ammette repliche quello enunciato da Andrea Serra, ex 870Atp e “numero tre” del Torrepedrera. «Però abbiamo lottato, anche se si sapeva che sarebbe finita così. L’assenza di Rezzaghi, uno dei più forti, ci ha penalizzato, ma non sarebbe cambiato molto. Sassari non meritava di giocare i play-out, ma doveva ottenere, quantomeno, la salvezza diretta».

Torres Tennis Conad - As Ct Settebello di Torrepedrera 2-0:
M.Mazzella b. A.Serra 6-1 6-1
M.Delfino b. A.Massarenti 6-0 6-0

Nella foto: Gino Asara