Il noto scrittore ha scelto la Riviera del Corallo per avviare il suo tour sardo in tre tappe
ALGHERO - Partirà da Alghero il tour sardo dello scrittore Carmelo Pistillo, che sta girando l’Italia per presentare la sua ultima opera, “Ti dico che non ho sognato”, edito dalla “Bietti”. L’autore, reduce dal vernissage romano, oggi, mercoledì 14 novembre, alle ore 20.30, illustrerà la sua opera nella “Libreria Il Manoscritto” di Alghero, in Via Pascoli 43. Con lui, Antonio Pibiri e Cinzia Paolucci. Il tour proseguirà domani, giovedì 15, a “Il vecchio mulino” di Sassari, per concludersi venerdì 16, alla “Libreria Koinè” di Porto Torres.
Accolto con favore dalla stampa come un libro intimo e coraggioso, complesso e raffinato, Ti dico che non ho sognato racconta un viaggio dentro il mistero che unisce, come un filo rosso, uomini e donne. E’ un’avventura della carne e dello spirito, è la lotta tra la vita e la morte che si contendono lo scettro del comando. L’opera attraversa la passione, il sesso e l’amore, ed è l’opera che non t’aspetti. È quasi un’esperienza di vita e quindi più di un semplice libro. E, sia per le storie che racconta e per come le racconta, sfiora il senso compiuto di un romanzo, senza essere tale. Ogni personaggio raccontato da Pistillo è la fotografia di una vita in cerca di riscatto o in fuga, se non, addirittura, vista capitolare. E le donne sono al centro di questi sedici racconti dai risvolti anche drammatici, di questo labirinto di situazioni torbide e complesse spesso vicine al nostro lato più oscuro. E’ un girone quasi infernale, un torbido groviglio di emozioni, di impulsi a vivere ma anche a maledire il giorno in cui l’amore per gli altri ha cominciato a sfumare, tacendo del tutto di essere loro - uomini e donne - a non voler più bene a se stessi.
Vinciguerra, protagonista del primo racconto (Il passeggero) e dell’ultimo (Puttanazzo), è un viaggiatore essenziale alla ricerca della sostanza delle cose di cui ha smarrito ogni reale percezione. Affronta il viaggio da solo, ma riserva accanto a sé il posto destinato al passeggero, a quel lettore che cerca sempre il personaggio dimenticando che non è uno spettatore qualunque e che forse è proprio lui il personaggio o l’insieme dei personaggi descritti nel libro. Ecco perché il libro riguarda direttamente chi lo legge. Vinciguerra è la prima voce di un coro di antieroi esasperati dalla febbre della vita. Ecco dunque apparire Norma, vittima di violenze familiari che sogna la propria libertà, Abigaille, la cantante lirica che non distingue più la differenza tra finzione e vita reale e decide di farla finita, ecco la donna che trascina la sua ombra, gli sposi colpiti a morte che si abbracciano come angeli nella chiesa senza testimoni, Ecco Thérèse la sognatrice più forte del sogno cieca che decide di abbandonare il marito per tornare dal padre. E ancora, una coppia di innamorati che attraversa un museo dove sono appese cornici vuote, ed esce invecchiata e penitente perché non ha prodotto «nemmeno una tela dipinta o l’ombra di un figlio o di un sogno che lo raffiguri».
Carmelo Pistillo è poeta, drammaturgo, regista e attore. Nel 1982 per la casa editrice “Società di Poesia/Guanda” ha progettato e presentato il primo “Festival di Poesia”, svoltosi in Piazza Duomo a Milano con la prestigiosa partecipazione di Raphael Alberti, Edoardo Sanguineti, Luciano Erba, Franco Loi, il cantautore Roberto Vecchioni, e altri numerosi poeti, musicisti e scrittori. Per molti anni ha collaborato con “Hystrio”, trimestrale di spettacolo diretto da Ugo Ronfani, indiscusso maestro di giornalismo, dove ha svolto l’attività di critico teatrale e letterario. Dal 1984 al 2001 è stato Direttore Artistico e produttore di spettacoli teatrali e festival. Dal 1994 fino al 2000, con il fratello Luigi, ha creato “Lombardia Festival, manifestazione multidisciplinare di “Teatro, Musica e Poesia” a cui hanno partecipato attori come Ugo Pagliai, Paola Gassman, Luigi Pistillo, Mita Medici, Rocco Papaleo, Marco della Noce, il soprano lirico Cristina Rubin, i cantautori Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Vinicio Capossela, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Tullio De Piscopo, Daniele Silvestri, Riccardo Fogli, band storiche come i Nomadi, gli Area, scrittori e intellettuali come Fernanda Pivano, Massimo Fini, Giancarlo Majorino, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Ugo Ronfani. A metà degli Anni Ottanta ha lavorato con Antonio Porta, una delle principali voci della poesia del secondo Novecento, e suo mentore, scrivendo spettacoli di poesia (“Penultimi sogni di secolo” ed “Oratorio notturno”) portati in tournée nei maggiori teatri italiani. Ha scritto e rappresentato diversi suoi testi teatrali fra cui “Sosia in nero”, “Passione Van Gogh” e “Danzando Galileo”. Tra le sue pubblicazioni anche “L’intere-esse per la psicanalisi” (1981), “La Locanda della chiglia (Premio Camaiore Opera Prima nel 1986), “L’impalcatura” (Premio Speciale Guido Gozzano nel 1992), “Quaderno senza righe” (2008), “Mabuse” (Premio teatrale Alessandro Fersen nel 2009), “I Ponti, cerchi” (2011).
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