Nella piazza simbolo della legalità, intitolata alla dottoressa Monica Moretti uccisa da uno stalker, l´autore di "Gomorra" e del suo ultimo libro "Zero.Zero.Zero" ha parlato anche dell´arresto di Graziano Mesina
SASSARI - Un impegno comune contro le mafie, contro l'indifferenza, contro quei meccanismi che creano isolamento. Di fronte a centinaia di spettatori che ieri sera hanno riempito piazza Moretti, Roberto Saviano ha parlato di legalità, della criminalità organizzata, delle mafie e dell'importanza di mantenere alta l'attenzione su questi temi. «Le mafie non hanno paura di quello che viene scritto, ma di chi legge. Perché per ogni parola che si moltiplica c'è una luce che si accende. Dobbiamo conoscere per difenderci, è questo che allontana la loro ombra. Non ci deve essere sconforto perché è quello che vogliono».
Nella piazza simbolo della legalità, intitolata alla dottoressa Monica Moretti uccisa da uno stalker, l'autore di "Gomorra" e del suo ultimo libro "Zero.Zero.Zero" ha parlato anche della situazione attuale in Sardegna sotto l'aspetto della criminalità organizzata, dei traffici di droga con fatturati da milioni di euro, e dell'arresto di Graziano Mesina: «Essere qui dopo l'inchiesta in cui è coinvolto Grazianeddu ha fatto capire quanto narcotraffico passasse dalla Sardegna. Vale la pena parlarne anche per difendere queste belle zone». Nel suo ultimo libro lo scrittore racconta del traffico di cocaina e di tutto ciò che gira intorno a questo tipo di commercio che nella realtà di tutti i giorni, come ribadito ieri dall'autore, coinvolge numerose figure e molti settori. Una serata che ha dato ampio risalto all'importanza della legalità e alla necessità di affrontare questi temi che continuano a esistere nelle parole di chi scrive e di chi le condivide. Un incontro pubblico aperto sulle note di "Procurad'e e moderare, barones, sa tirannia": «Non a caso abbiamo scelto questo brano perché anche a quei tempi i sardi chiedevano la legalità» hanno spiegato i Tenores di Neoneli che hanno scelto di omaggiare Saviano con due brani.
Dopo i tenores, il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, ha consegnato la chiave della città allo scrittore: «Per il suo coraggio sappiamo che Roberto Saviano non può muoversi liberamente nella propria città. Con questa chiave vorremmo far capire che Sassari è sempre aperta per lui. Vorremmo fosse un auspicio che possa valere per ogni città e che la sua battaglia, e quella di tutti noi, sia vincente e si possa vivere liberamente in un modo migliore senza le mafie e nella legalità». L'evento, con cui si sono conclusi gli incontri con lo scrittore in Sardegna, è stato organizzato da "Liberos" e dalle librerie Koinè, Azuni, Odradek, Dessì, Messaggerie sarde, Max 88, che aderiscono alla comunità on line di lettori sardi.
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