La presentazione di Elias Vacca dell’«Ultimo comunista» di Pasquale Chessa si annuncia tutta politica: Si parlerà più di Berlusconi che di Togliatti… Per capire se è più vero il Napolitano di Travaglio o quello della Repubblica! E si annunciano partecipazioni eccellenti: da Beppe Pisanu a Luca Telese
ALGHERO - «Un libro di storia che parla di attualità»: è con questa convinzione che Elias Vacca si prepara alla presentazione dell’Ultimo Comunista, edito da Chiare Lettere, il libro che Pasquale Chessa ha dedicato alla vicenda politica di Giorgio Napolitano, stasera, domenica 18 agosto alle 21 presso il giardino dell'ex Asilo Sella per la rassegna "Ai margini della notte. Libri e autori in città" organizzata dalla libreria il Labirinto. Un libro politico che interessa la politica...
Ricostruita sulla base di documenti di partito, lettere e testimonianze, con un profondo lavoro di scandaglio negli archivi della storia, è proprio tutta la storia di Napolitano che ci rimanda alla attualità di oggi, alla cronaca politica degli ultimi otto anni, anzi 7+1.
Si può leggere infatti nella sua rielezione e nelle vicende che hanno segnato il suo primo mandato, la natura più segreta della crisi che il paese sta attraversando. Crisi della politica, crisi della società, crisi della economia, della seconda repubblica mai compiuta, della terza che non è mai nata, della prima che ancora sopravvive… Per lungo tempo Napolitano è stato un passante quasi un ospite,che aveva concluso la sua carriera prima di scoprire all’improvviso che alla fine della «Via italiana al socialismo» inventata da Palmiro Togliatti, avrebbe conquistato il Quirinale, senza bisogno di fare la rivoluzione.
Ed è stata proprio la sua specialità politica di comunista che ha dato il carattere della sua presidenza.
Come si può vedere proprio in questi giorni. È stata proprio il riverbero della crisi della Prima Repubblica, la mancata transizione veros un rinnovamento della politica, a costringere il Quirinale di Napolitano ad assumere una funzione di guida politica, piena e totale, da cui è scaturita quella geometria di potere che senza modificare la Costituzione ha cambiato la sostanza della attualità politica. Napolitano surroga la crisi della nazione. Come è successo con la mancata vittoria di Bersani. Alla fine messo in disparte dalla scelta di Letta, appena ieri. E come proprio oggi sta succedendo con Silvio Berlusconi, azzoppato politicamente dalla condanna per evasione fiscale. Insomma è propria la storia che comincia con la scelta comunista di Napolitano, quasi in coincidenza con il ritorno di Togliatti da Mosca che si trova l’interpretazione della vicenda politica in corso. È proprio il caso Berlusconi che pone il problema cruciale. Sarebbe a dire: la strategia per il compromesso, come il primitivo compromesso di Togliatti e quello storico di Berlinguer, sarà decisiva per la fine di Berlusconi o invece ancora una volta è destinata a salvare il «caimano» restituendogli l’agilità politica?
Come si vede, i nodi su cui si appunterà la disamina di Elias Vacca, militante di un partito che ha ancora la parola «comunisti» nel simbolo, sarà tutta centrata sulla crisi attuale. È molto probabile che si parlerà più di Berlusconi che di Togliatti! Più di Travaglio che di Amendola… Più del Fatto e di Repubblica che dell’Unità. Forse è anche per questo che si annuncia una partecipazione di grande prestigio: da Beppe Pisanu a Luca Telese, dal vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno, al consigliere del Pd Luigi Lotto, all’ex deputato Francesco Carboni… e forse anche Bianca Berlinguer che ha presieduto alla presentazione del libro di Pasquale Chessa alla Biblioteca della Camera.
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