Venerdì, sabato e domenica presenterà il suo libro “Non si archivia un omicidio”: un percorso puntuale e molto documentato con immagini allegate sulla vicenda del figlio Carlo, colpito a morte il 20 luglio 2001 durante il G8 a Genova dal carabiniere Antonio Placanica
CAGLIARI - Venerdì, sabato e domenica, Giuliano Giuliani sarà in Sardegna per la presentazione del suo ultimo libro, autofinanziato e pubblicato a luglio scorso, “Non si archivia un omicidio”: un percorso puntuale e molto documentato con immagini allegate sulla vicenda del figlio Carlo, colpito a morte il 20 luglio 2001 durante il G8 a Genova dal carabiniere Antonio Placanica. Venerdì alle 18 primo appuntamento al circolo Malaspina di Cagliari, in via Asproni 10. Assieme a Giuliani presenteranno il volume, l’avvocato, Mario Canessa, e il giornalista, Walter Falgio, accompagnati dal gruppo musicale, Ruota Libera, e dalle letture dello scrittore, Massimo Putzu. Seguirà cena a 5 euro e alle 22,30 concerto.
Sabato alle 18,30 Giuliano Giuliani sarà a Villa Verde. L’iniziativa organizzata dalla Biblioteca Gramsciana in collaborazione con il Comune, la Biblioteca e la Pro Loco del paese, si terrà nella sala consiliare del municipio. Per l’occasione l’artista oristanese, Francesco Casale, realizzerà un’opera a tema alla lavagna. Giuliani sarà intervistato da Walter Falgio. Infine domenica alle 18, al circolo Sa Jana in via Vittorio Emanuele III a Villanovaforru, l’autore sarà presentato da Enrico Lallai, Lorena Cordeddu ed Eleonora Atzori. Alle 22 live dei Ruota Libera e cena a partire da 6 euro.
Dalla quarta di copertina: Nella postfazione a Carlo Giuliani il ribelle di Genova, (di Barilli, De Carli, Becco Giallo edizioni), il giornalista Checchino Antonini scrive: “Ero a fianco di Giuliano in un liceo di Verona. L’aula era strapiena di ragazzi e Giuliano spiegava loro il filmato montato da lui, con pazienza e perizia, per ricostruire le ultime ore di Carlo. D’improvviso mi sono reso conto che stava rivivendo per le milionesima volta la morte di suo figlio. E la sua voce pacata, ferma, seguiva i movimenti di un ragazzo di cui conosceva la voce, l’odore, di cui vedeva gli ultimi istanti e di cui ripercorreva ogni giorno l’agonia. Che paese è quello in cui un padre deve rivivere il suo strazio più grande per cercare di ottenere verità e giustizia?”.
“Da dodici anni Giuliano studia immagini, ascolta registrazioni, legge testimonianze – scrive la moglie di Giuliani, Haidi Gaggio – e attende risposte. Come i genitori di Federico, le sorelle di Stefano e di Giuseppe, i figli di Aldo, le figlie di Giuseppe e di Michele. La lista è lunga. Ma che paese è il nostro?”.
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