SASSARI - Gianfranco Satta, già sindaco del Comune di Tergu, presidente del Gal Anglona Romangia, con mandato arrivato a naturale scadenza lo scorso 14 marzo 2014, è stato riconfermato presidente dell'Unione dei comuni. «Ringrazio i miei colleghi sindaci per gli attestati di stima legati al lavoro svolto e per la fiducia riposta in me in vista del lavoro futuro alla guida dell'Unione dei comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas» afferma Satta. «L'obiettivo è migliorare, insieme, crescere, insieme, continuando a coinvolgere in questo processo di miglioramento e crescita tutti i sindaci dei Comuni aderenti all'Unione e la struttura burocratica, con il territorio e i suoi cittadini al centro delle mie e nostre priorità».

All'assemblea generale dei sindaci, convocata a norma di legge in seduta pubblica dal presidente pro tempore presso la sede dell'Unione dei Comuni, hanno partecipato Mario Buscarinu (comune di Nulvi), Marco Pischedda (Comune di Chiaramonti), Pietro Carbini (Comune di Santa Maria Coghinas), Tiziano Lasia (Comune di Martis), Mario Satta (Comune di Perfugas), Pietro Moro (Comune di Laerru), Antonio Pileri (Comune di Erula), Stefano Ruiu (Comune di Sedini) e Gian Franco Satta (Comune di Tergu). Risultava assente Stefano Vacca (Comune di Bulzi).

Il 13 marzo 2014, come stabilito dall'articolo 18 dello statuto costituente dell'Unione dei comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas successivamente modificato lo scorso 10 gennaio (“Il presidente dell'Unione dei comuni è nominato dall'assemblea a maggioranza semplice dei presenti tra i sindaci dei Comuni dell'Unione e rimane in carica un anno”), Gian Franco Satta ha preso la parola, assistito dal segretario Antonio Rodolfo Salvo, ed ha riferito in merito allo scadere del suo mandato invitando la stessa assemblea a provvedere alla nomina del nuovo presidente.

I sindaci del territorio hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto da Gian Franco Satta alla guida dell'Ente e dalla struttura burocratica a suo sostegno «che hanno prodotto una notevole accelerazione nella trattazione di tutte le pratiche di interesse dei singoli comuni in un clima rasserenato e collaborativo, nonché l'avvio del percorso di associazione delle funzioni fondamentali dei comuni stessi nell'ambito dell'Unione».