Questo weekend muoversi nel paese in occasione della manifestazione “Autunno in Barbagia” sarà più facile, grazie all’applicazione gratuita scaricabile in prima assoluta in Sardegna, che integra la consueta mappa cartacea con informazioni sul luogo
ALGHERO – “Autunno in Barbagia” apre le porte all'innovazione rendendo "vive" le mappe cartacee dell'evento. Basterà semplicemente scaricare un'applicazione gratuita e puntare smartphone o tablet sulla mappa delle Cortes per veder comparire come per magia video e foto che raccontano Fonni e le sue straordinarie tradizioni. Si tratta di una novità assoluta per un appuntamento legato alla tradizione su cui il Sindaco Stefano Coinu e l'Assessore alla cultura e allo Spettacolo Marco Cualbu del Comune di Fonni hanno creduto fortemente e di cui si sono fatti promotori, primi in Sardegna.
Ideata dallo studio di consulenza per il turismo innovativo “Shardana Tourism Lab” di Cagliari, l’iniziativa nasce per valorizzare in maniera efficace e veloce attraverso tecnologia già disponibile, i materiali promozionali delle pubbliche amministrazioni, ma anche per consentire a tutti coloro che avranno la mappa e la porteranno con sé la possibilità di "vedere" Fonni anche dopo l'evento. Un primo esperimento che si svilupperà anche subito dopo “Cortes”, applicando la realtà aumentata ai materiali promozionali cartacei che sono già a disposizione del Comune e delle attività ricettive e dei servizi di Fonni.
«Il valore aggiunto non è però la tecnologia innovativa – spiegano gli ideatori - ma lo studio di una strategia e di un piano editoriale che consente di usare al meglio tutti i materiali digitali a disposizione o di crearne di nuovi, affinché anche i materiali cartacei possano sempre offrire contenuti e approfondimenti ovunque e in maniera immediata. La tecnologia digitale infatti aiuta la comunicazione di un territorio e rende il turista più autonomo, consentendo all’amministrazione, almeno in parte, di sopperire all'assenza di sistemi di informazione turistica che, per gli elevati costi di gestione, troppo spesso non possono essere sostenuti dalle piccole realtà che hanno comunque tanto da dire e raccontare».
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