Presenti, tra gli altri: l´assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, il parlamentare Nicola Bianchi, i consiglieri regionali Tedde e Lotto, il presidente e direttore della Sogeaal Luzzatti e Peralda, il direttore dell´Enac, oltre a una vasta rappresentanza del mondo sindacale. Le immagini integrali del Consiglio
ALGHERO - Il presidente del Consiglio comunale Matteo Tedde ha aperto alle 17.45 la seduta di oggi (lunedì) dell'Aula con all'ordine del giorno la privatizzazione dell'Aeroporto di Alghero. Presenti, tra gli altri: l'assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, i consiglieri regionali Tedde e Lotto, il deputato del Movimento Cinque Stelle Nicola Bianchi, il presidente e direttore generale della Sogeaal Luzzatti e Peralda, il direttore dell'Enac Marco Di Giugno, oltre a una vasta rappresentanza del mondo sindacale. Dopo qualche (inutile) screzio tra opposizione e maggioranza per il numero legale, il primo a prendere la parola è il sindaco di Alghero Mario Bruno che riporta l'attenzione sul tema principale, ossia il presente e il futuro dello scalo, partendo dalla risoluzione approvata all'unanimità (25 consiglieri presenti) che individua una serie di richieste che il territorio rivolge all'attuale proprietà (Regione Sardegna) a garanzia del mantenimento e potenziamento del ruolo strategico dell'aeroporto [
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Mario Bruno ripercorre i dati sul traffico ma anche le leggi regionali che hanno sostenuto economicamente negli ultimi anni il Riviera del corallo, e si rivolge all'assessore: «serve un Piano dei trasporti e non si devono mettere in concorrenza i tre scali come è stato fatto negli ultimi anni. Con Sogeaal si è proseguito a colpi di ricapitalizzazioni continue ma l'interrogativo di fondo è: la società di gestione può reggersi solo sul contributo pubblico?». Il sindaco chiede conto delle risorse a disposizione per i vettori e le rotte, della continuità territoriale 2, della salvaguardia dei livelli occupazionali, della necessità di considerare il ruolo pubblico nell'ambito della futura privatizzazione.
Ore 17.10. L'assessore
Massimo Deiana nel suo intervento parte dalla distinzione «necessaria» tra lo scalo e la società che lo gestisce, non prima di aver definito «molto delicata» la situazione in cui si trova la Sogeaal. E prosegue: «una cosa è l'aeroporto che non è minimamente in discussione ed è inserito stabilmente nella lista degli scali di rilevanza nazionale; altra cosa è la società di gestione che può esserci o meno, a,nche se nessuno vuole questo. Deiana ricorda che il capitale sociale minimo di Sogeaal è di 7,7 milioni di euro, «ma appena insediati 11 mesi fa abbiamo potuto approvare il bilancio 2013 solo nel dicembre 2014 perchè presentava delle criticità, in particolare un'erosione del capitale sociale (fino a poco più di 2 milioni di euro) al di sotto del minimo stabilito nella convenzione Enac, per questo abbiamo deliberato un aumento di capitale». Con la successiva messa in vendita del 70% circa delle azioni. L'assessore annuncia il prossimo bando: «a brevissimo verrà pubblicato un avviso pubblico - per cui serve la massima vibilità - in cui diamo notizia di questa situazione». «La notizia - avverte il delegato regionale ai Trasporti - sta iniziando a circolare anche se non è un momento felice per investire. Evitate atteggiamenti che possano deprezzare l'interesse nei confronti dell'aeroporto di Alghero». Sulle risorse Deiana risponde al sindaco: «ho disponibilità di 13,6 milioni all'anno (per il 2015, 2016 e 2017) per la CT2 che abbiamo deciso di dotare verso il sostegno di flussi internazionali destagionalizzati. Non ho intenzione di andare a Bruxelles a difendere l'indifendibile, per il 2014 ci siamo presi un anno di pausa e stiamo valutando: faremo una procedura aperta e trasparente, al quale potranno partecipare tutti, è finito il tempo dei rapporti one to one tra aeroporti e singole compagnie aeree. Ancora non sono in grado di dare la ripartizione degli investimenti tra i tre scali sardi, ma gli investimenti ovviamente si fanno dove c'è più bisogno». E prosegue: «questa fase è molto delicata, a breve i conti saranno disponibili per i soggetti interessati ad una eventuale offerta. Voglio rassicurare il sindaco: la Regione mantiene il 28% (per convenzione Enac almeno il 20%), gli enti locali avranno un ruolo ma non per mettere il consigliere di amministrazione di turno, abbiamo poco meno dell'8% di quote di partecipazione a disposizione». Sulle infrastrutture dice: «dall'accordo di programma del 2009 fino agli anni a seguire i fondi destinati alla riqualificazione sono stati in buona parte definanziati». E sui numeri aggiunge: «ogni passeggero spende circa due euro contro gli otto di Cagliari e gli 11 di Olbia, anche i parcheggi rappresentano una criticità». La Sogeaal ha gestito in maniega adeguata ma avuto una cattiva proprietà è l'ammissione dello stesso assessore che vuole concludere con «messaggi positivi»: «la Regione non abbandona ne' l'aeroporto ne' la società di gestione, ci saranno gli investimenti per traffici, pubblicità e interventi infrastrutturali. Se nessuno vorrà comprare quelle azioni avremo grabndi difficoltà se non impossibilità di intervenire perchè si tratterebbe di aiuto».
Ore 17.54. La parola al direttore generale della Sogeaal
Mario Peralda che se la prende con la «poca informazione» emersa negli ultimi consigli comunali sulla società di gestione. «Le politiche di sovvenzionamento delle politiche low cost portate avanti costano e l'aeroporto non aveva quelle risorse, per questo è ricorso ai finanziamenti regionali». «Per massimizzare i proventi dai flussi di traffico - continua - ci vuole un'infrastruttura ed è stato fatto presente fin dal primo assetto della società. La risposta è stata che la società di gestione non ha ancora quei finanziamenti e l'aeroporto continua a non essere funzionale». Nota dolente, dunque, resta il no aviation nonostante la crescita, dai negozi ai parcheggi: Olbia ha a disposizione otto volte la superficie (tra coperto e non) per i posti auto. Peralda risponde poi sul capitale sociale: «l'aeroporto aveva dei crediti e ricorrere alle banche è costato milioni di euro». E prosegue con qualche numero: «nel 2009 ogni addetto assisteva 1200 unità in meno rispetto ad oggi, si chiama efficienza. Abbiamo superato ogni record di traffico, lo abbiamo fatto dopo il 2008 quando spesso lo scenario nazionale era diverso. I ricavi caratteristici sono cresciuti del 26% (no aviation), commerciali del 7%, l'offerta commerciale del 90%». E conclude: «mi scuso per il pathos del mio intervento ma va di pari passo con la mia responsabilità gestionale. Le dimissioni le ho rassegnate due volte, se me le chiede il mio azionista lo rifaccio in cinque minuti».
Ore 18.13. Il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, l'onorevole
Nicola Bianchi (Commissione Trasporti alla Camera), attacca Sogeaal e Regione: «rimbalzano le responsabilità ma siamo di fronte ad una cattivissima gestione. Si è passati da 4.7 milioni del 2009 agli attuali 9.5 milioni di costi del personale» a fronte «di una crescita dei passeggeri passata da un milione a 1,7». E conclude: «la privatizzazione è una grande sconfitta dell'esecutivo, non è riuscita a portare avanti una programmazione e dare soluzioni al territorio».
Ore 18.19. Il direttore dell'Enac
Marco Di Giugno non fa giri di parole: «la procedura di privatizzazione è essenziale per mantenere la concessione. Facciamo squadra e facciamo in modo che questa pratica vada a buon fine».
Ore 18.23. Quasi emozionato l'ex sindaco
Marco Tedde nel prendere parola in qualità di consigliere regionale (Forza Italia): «l'assessore ha dato esempio di onestà intellettuale e ha ammesso che la Regione non sempre è stata attenta a questa società. Qualcuno si è dimenticato che la società è stata messa alla canna del gas qualche anno fa e come comune siamo dovuti uscire. Non si è messo l'accento in modo adeguato sulle conseguenze di un appesantimento delle criticità nella prima infrastruttura del nord Sardegna. La caduta dell'aeroporto sarebbe una crisi più grande del Petrolchimico. Anche noi politici dobbiamo evitare i populismi ma trovare le soluzioni». «Credevo e credo - aggiunge - che prima della privatizzazione si dovesse fare una riflessione più ampia sul sistema aeroportuale isolano ed evitare che gli aeroporti entrino in concorrenza spietata, con Alghero che avrebbe qualcosa in più da temere. Le linee programmatiche di Pigliaru erano chiare in questo senso ed ero tranquillo. Purtroppo non si sono trasfuse in atti concreti, il Piano dei Trasporti non è stato nemmeno toccato». E si rivolge all'assessore: «lavorate su questo punto per inserire dei passaggi chiari ed incisivi a favore del sistema e del coordinamento delle infrastrutture». Tedde conclude chiedendo attenzione sul personale: «qualche centinaio di famiglie che hanno necessità di esser tranquillizzate e la Regione può farlo aiutandoci a mantenere le rotte e incrementare i flussi».
Ore 18.35. «Mi fanno impressione i numeri sulla redditività dello scalo - esclama il consigliere regionale
Luigi Lotto (Pd) -, ma si è navigato in cattive acque, in questi ultimi anni non c'era nessuno che governava le acque». Sul futuro e la privatizzazione dice: «non riesco ad intravedere strade diverse e non bisogna attardarsi troppo nella procedura». «Resto costernato - aggiunge - a sentir dire oggi che avevamo dei finanziamenti e non siamo riusciti a farli diventare investimenti, prendo atto che l'assessore dica che stiamo facendo di tutto per rimetterli in campo seppur ridimensionati». L'ultima considerazione: «il sistema economico di questo territorio deve entrare nell'ottica che la infrastrutturazione dell'aeroporto è qualcosa che gli appartiene e a cui deve prestare attenzione. Non affidiamoci solo a quello che farà la Regione nella gestione di questa partita; creiamo le condizioni in positivo e seguamola da vicino».
Ore 18.44.
Arnaldo Boeddu della Filt Cgil esordisce citando Alessandro Manzoni: «qua nessuno ha torto ma tutti hanno ragione». Ma dice di voler evitare le polemiche e andare alle richieste rimaste inascoltate: «eravamo contrari alla privatizzazione, ma almeno chiediamo il mantenimento del 51% delle azioni di capitale pubblico. Ci batteremo per una regia unica, come facciamo sempre, dal trasporto locale ad Abbanoa». «Un'altra cosa che abbiamo chiesto - incalza - è la regolamentazione delle assunzioni, la modalità deve essere pubblica: si deve entrare per concorso, compreso i manager. E' vero che la produttività sale e questo succede anche grazie ai dipendenti, ma si è parlato solo di dipendenti diretti, invece ce ne sono tanti indiretti che spesso non riescono nemmeno ad avere lo stipendio». E poi fa un accenno alle cause legali: «chi paga?» e alla scuola di volo: «potevamo avere una scuola tutto l'anno e l'abbiamo perduta. Così come abbiamo perso il nucleo tecnico». Il sindacalista conclude rivendicando il ruolo che devono mantenere gli enti locali, ricordando gli investimenti anche sui collegamenti ferroviari sullo scalo «altrimenti restiamo troppo indietro» e naturalmente «sul mantenimento dei livelli occupativi» Agli interventi dei rappresentanti sindacali, sono poi succeduti quelli dei consiglieri comunali algheresi.
prima pubblicazione 23 febbraio, ore 16.45
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