S.A.
22 aprile 2016
Autoritratto in musica per Piero Marras
L´artista nuorese proporrà un´intrigante antologia delle sue canzoni, dai brani “storici” ai nuovi successi, per un (auto)ritratto in musica

MACOMER - Tra parole e note d'autore con “Quaranta: Piero Marras in concerto”: l'artista nuorese in tournée nell'Isola sotto le insegne del CeDAC, nell'ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna, proporrà un'intrigante antologia delle sue canzoni, dai brani “storici” ai nuovi successi, per un (auto)ritratto in musica.
Un progetto originale – ispirato agli otto lustri di intensa e feconda carriera, dagli esordi a metà degli Anni Sessanta con band come Jollymen e I Granchi, e ancora i Nobili e gli Yamaha, la conquista della scena nazionale del rock progressive con il Gruppo 2001, poi la scelta di intraprendere un percorso da solista, seguendo la propria inclinazione spiccatamente cantautorale.
“Quaranta” - un numero simbolico che riassume quattro decenni di concerti e vita on the road – per un triplice appuntamento nella dimensione più intimistica dei teatri, un mini-tour che parte sabato 23 aprile alle 21 dal Teatro Comunale di San Gavino Monreale, per proseguire l'indomani, domenica 24 aprile sempre alle 21 nel Padiglione Tamuli delle Ex Caserme Mura di Macomer e infine, domenica 8 maggio alle 21 all'Auditorium Comunale di Arzachena.
Un affascinante viaggio sul filo delle melodie, per riscoprire le melodie più belle e i testi significativi del cantautore nuorese: tra poetiche ballads e l'energia del rock, echi della tradizione e sonorità contemporanee affiorano frammenti di vissuto e l'amore per l'Isola, ma anche l'indignazione e l'amarezza per le ingiustizie, il senso d'identità e l'impegno civile.
Sotto i riflettori Piero Marras (pianoforte, chitarra e voce) riproporrà le canzoni emblematiche che riflettono i momenti cruciali della sua evoluzione artistica e personale, alternando i pezzi più famosi ed altri meno conosciuti, attingendo al vasto repertorio che comprende brani in italiano e in sardo, dagli album in limba - “Abbardente”, “Funtanafrisca” e “Tumbu” - a pezzi come “A volte il cuore”, scritto per Andrea Bocelli, e contenuto in “Sogno” e citazioni da “Ali di stracci” che segna l'incontro tra la musica del cantautore e le parole di Salvatore Niffoi.
Sul palco – accanto a Piero Marras – altri cinque musicisti: Maurizio Vizilio alla batteria, Stefano Casti al basso e Gianluca Gadau alla chitarra, Manuel Rossi Cabitza tra fisarmonica e pianoforte e Roberto Putzu alle tastiere, un agguerrito ensemble per dar corpo e sostanza ritmica alle melodie, in un raffinato gioco di accostamenti, tra differenti atmosfere e paesaggi sonori.
Un trittico d'artista – un nuovo viaggio sul filo delle note e delle emozioni per l'artista, una tra le voci più apprezzate e conosciute dell'Isola, che ha saputo esprimere la gioia e il dolore, la felicità e l'orgoglio di appartenere ad una terra antica ma anche le ferite dell'anima, l'amarezza, la nostalgia e i dubbi di fronte all'incalzare della modernità.
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