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Marcello Simula
22 febbraio 2007
Incidente nel Lungomare Barcellona, un morto
In tre investiti da un’Agila: Giovanni Corsaro, ultrasettantenne, muore sul colpo. Altri due gravi all’ospedale. Completamente al buio il luogo dello scontro: i nuovi lampioni funzionavano, ma erano spenti

ALGHERO – Un morto e due feriti. È questo il triste bilancio dell’incidente consumatosi giovedì sera nella seconda parte della passeggiata Busquet, davanti alla chiesa di San Giovanni. Intorno alle 20:00 tre pedoni, due uomini e una donna, sono stati travolti, mentre attraversavano, da una Opel Agila griga che sopraggiungeva verso il centro cittadino. L’impatto, avvenuto in prossimità delle strisce pedonali, è stato fortissimo: i pedoni sono stati scaraventati in avanti dall’auto, uno di loro è apparso subito in gravissime condizioni. All’arrivo dei soccorsi i tre sono stati portati d’urgenza all’ospedale civile, ma per Giovanni Corsaro, 79 anni, nato a Catania e residente ad Alghero, non c’è stato niente da fare. Sull’auto, subito dopo l’incidente, i segni evidenti di un urto violento: sul cofano, sul faro, ma soprattutto sul parabrezza, sfondato sul lato del passeggero. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, gli agenti della Polizia di Stato e quelli della Polizia Municipale, che hanno svolto tutte le perizie del caso. Teatro della dramma è stata la parte della passeggiata recentemente interessata dall’installazione dei lampioni a forma di mantide, uguali a quelli del primo lotto, se non per un particolare: quei fari, al momento dell’incidente, erano spenti. L’intera zona era nel buio da qualche giorno, a partire dal semaforo del lido di San Giovanni fino all’altezza del molo Rizzi. Per assurdo le luci si sono poi accese alle 20:30, quando ormai era troppo tardi, come a dire che non erano spenti per un guasto, quei lampioni. Non è la prima volta che il lungomare Barcellona registra incidenti tra auto e pedoni, e già negli anni passati i cittadini avevano manifestato proprio lungo l’arteria a quattro corsie per sensibilizzare automobilisti e amministrazione a risolvere il problema. I semafori dissuasori di velocità, installati nella parte più vicina al centro storico, almeno in quel tratto hanno sortito l’effetto desiderato, riportando il traffico entro i termini consentiti. Purtroppo tutta l’altra parte della passeggiata resta ancora senza controlli. Proprio per non lasciare la zona nell´oscurità l’amministrazione aveva provveduto a posizionare nei giorni scorsi i nuovi lampioni, belli a vedersi, nuovi di zecca e, volendo, perfettamente funzionanti. Giovedì sera, però, quei lampioni erano spenti. Sulla strada è restato solo il buio di una morte che adesso dovrà fare riflettere: prima dei dossi, prima dei semafori, prima delle multe, per gli automobilisti il vero dissuasore di velocità deve essere la memoria di tragedie come quella di giovedì.
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