Un intervento che interessa anche i territori di Magomadas e Tresnuraghes e che rappresenta un ulteriore significativo passaggio nel percorso di miglioramento del servizio idrico integrato nell’area
BOSA - L’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna ha approvato, con determinazione dirigenziale n. 227/2025, il nuovo progetto esecutivo per l’adeguamento del depuratore consortile di Bosa, un intervento che interessa anche i territori di Magomadas e Tresnuraghes e che rappresenta un ulteriore significativo passaggio nel percorso di miglioramento del servizio idrico integrato nell’area. L’opera, predisposta dal gestore Abbanoa SpA, è finanziata dall’Egas per un importo complessivo di oltre 5,2 milioni di euro. «Un intervento che risponde alle esigenze del territorio rispettando la sostenibilità ambientale a tutela delle zone naturalistiche e della qualità di vita delle nostre comunità», commentano il sindaco di Bosa, Alfonso Marras, e il vicesindaco, Federico Ledda.
«Quando le istituzioni collaborano per il bene comune si raggiungono risultati concreti e tangibili a vantaggio del territorio».Il progetto introduce una serie di interventi coordinati che riguardano sia la linea delle acque sia quella dei fanghi, con l’obiettivo di elevare in modo sostanziale l’efficienza dell’impianto e di garantire la qualità della depurazione anche nei periodi di forte presenza turistica. L’impianto sarà in grado di trattare i reflui di una popolazione equivalente stimata in oltre ventiseimila persone nella stagione estiva, assicurando il pieno rispetto dei limiti previsti dalla normativa.
L’adeguamento comporta una revisione complessiva delle sezioni di trattamento e l’introduzione di tecnologie più moderne, affiancate da sistemi digitali che consentiranno una gestione più accurata e continuativa dei processi. Le principali innovazioni riguardano la fase biologica del depuratore, che verrà reso più stabile ed efficiente, e la fase di disinfezione finale, che utilizzerà prodotti a ridotto impatto ambientale in sostituzione dei composti tradizionali. Anche la gestione dei fanghi sarà profondamente rinnovata, con soluzioni che permettono di ridurre i volumi prodotti e di migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori. Il progetto interviene inoltre sulla sistemazione generale dell’impianto, migliorando la viabilità interna, la raccolta delle acque meteoriche e l’illuminazione, e includendo opere di mitigazione ambientale come l’estensione delle schermature vegetali e l’installazione di dispositivi dedicati alla riduzione dei miasmi. Questi interventi renderanno l’area più ordinata, fruibile e meglio integrata nel contesto paesaggistico.
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