Per l´Irs «è assurdo e offensivo che l’azienda spenda 200 mila euro per acquistare sistemi sofisticati finalizzati a dare la caccia agli utenti, senza dare loro la possibilità di poter acquistare il biglietto»
SASSARI – Nuovo intervento dell'Irs sulla possibilità di acquistare il biglietto a bordo degli autobus dell'Atp. «E’ da diverso tempo che sui mezzi di informazione e sul sito dell’azienda compaiono periodicamente comunicati stampa e dichiarazioni del presidente Marras dove si parla di “Atp del futuro”, “Guerra ai furbetti”, “Paline intelligenti” “Wifi e telecamere a bordo”e l’ultima novità sembra essere un sistema, costato ben 200mila euro, che conta i passeggeri e permette di individuare gli evasori» scrive Simone Maulu, esponente del partito. «E’ assurdo e offensivo che l’azienda spenda 200 mila euro per acquistare sistemi sofisticati finalizzati a dare la caccia agli utenti, senza dare loro la possibilità di poter acquistare il biglietto.
Considerando che l’acquisto delle macchinette erogatrici da installare sui bus avrebbero un costo nettamente inferiore. Da circa due anni a Sassari i cittadini hanno esplicitamente richiesto che l’azienda si adegui alle normative di legge offrendo loro la possibilità di poter acquistare il ticket a bordo in qualsiasi momento. Irs a questo proposito, diverso tempo fa, ha promosso una petizione popolare sottoscritta da migliaia di cittadini che volevano che venisse applicato un diritto sacrosanto, ovvero poter acquistare il biglietto sul bus. Proprio ieri alle 19 e 30 circa un cittadino olbiese che non poteva fare a meno di prendere il bus e non trovava il modo per poter acquistare il biglietto è stato fatto passare per evasore di fronte agli altri passeggeri che guardavano la scena sbigottiti».
Ma non è tutto, nella nota inviata l'esponente dell'Irs affronta anche il discorso della paline intelligenti: «Questa tecnologia, in tutte le città civili d’Europa compresa Cagliari, è in funzione da anni. A Sassari sono state acquistate con un finanziamento regionale di 600mila euro e non sono mai state messe in funzione. Alcune son state installate e si stanno rovinando senza aver mai funzionato. Al contrario l’utente quando deve utilizzare il trasporto pubblico si trova totalmente spaesato. Alle fermate non sono segnalati orari e percorsi e i tempi di attesa sono lunghissimi. Tutto questo è la conseguenza di una totale assenza di una pianificazione seria del traffico e del trasporto pubblico e di una visione della città nell’ottica di una mobilità sostenibile. Termine ormai abusato.
La facoltà di Architettura - scrive ancora Maulu - ospita grandi competenze in questo senso, che però non vengono mai coinvolte dall’amministrazione comunale e tantomeno dall’Atp. Questo è incomprensibile. Irs ritiene che in una città come Sassari, il mezzo pubblico debba diventare il principale mezzo di spostamento per i cittadini, ma non si può pensare che questo avvenga senza l’apertura di una intensa collaborazione tra l’università e la pubblica amministrazione valorizzando le competenze che l’ateneo offre per quanto riguarda progettazioni di questo tipo. Un altro aspetto importante - conclude - è l’ascolto dei cittadini e degli utenti, che sono i maggiori fruitori del servizio e che devono essere assolutamente coinvolti in un processo di progettazione partecipata che raccolga le opinioni e le idee di tutti».
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