Giovedì sera, l’autore sardo presenterà La mia maledizione, il suo ultimo romanzo edito da Einaudi, nelle sale della libreria Messaggerie Sarde di Sassari
SASSARI - Giovedì 20 febbraio, alle ore 18.30, l'autore Alessandro De Roma presenterà a Sassari il suo ultimo romanzo, “La mia maledizione” (edito da “Einaudi”). L'incontro è a cura di “Lìberos” e dei librai sassaresi. La presentazione, introdotta dallo scrittore Alberto Capitta, si terrà nelle sale della libreria “Messaggerie Sarde”, in Piazza Castello 11.
Alessandro De Roma è nato in Sardegna nel 1970. Laureatosi in Filosofia, insegna alle scuole superiori a Sanremo e vive a Nizza. Ha pubblicato tre romanzi con la casa editrice isolana “Il maestrale”: “Vita e morte di Ludovico Lauter” (2007, vincitore del premio “Dessì” e del “Vigevano Opera Prima”, tradotto in Francia presso “Gallimard”), “La fine dei giorni” (2008, anche questo tradotto e pubblicato in Francia da Gallimard) ed “Il primo passo nel bosco” (2010). “Quando tutto tace”, invece, è pubblicato da “Bompiani” nel 2011. Quest’anno ha partecipato con altri cinque autori alla raccolta di racconti brevi “Sei per la Sardegna”, a favore degli alluvionati.
L'adolescenza è il tempo in cui si misurano gli spazi: del mondo fuori e dentro di sé. Ecco il motivo per cui Emilio si aggira per Nuoro sentendosi una «creatura di un mondo diverso gettata per palese ingiustizia in un ricettacolo di barbarie». Forse perché arriva da Oristano, forse perché è ricco, forse perché è figlio dell'ingegner Corona, che ha costruito mezza Sardegna. Pasquale Cosseddu, invece, è "la Fogna": indossa maglioni dozzinali, in testa ha un groviglio di capelli sporchi, e puzza terribilmente. Solo quando si arrampica sugli alberi o si rotola nelle foglie la sua vera indole (di capra, o di angelo) si rivela. Non c'è ragione al mondo per cui debbano diventare amici. Ma quando si ritrova Cosseddu come compagno di banco, Emilio intuisce, e volontariamente sceglie, la sua maledizione. Alessandro De Roma affronta di petto una storia colma di cattiveria e di dolcezza: le prove generali della vita adulta. La Sardegna urbana degli anni Novanta, lontana dal folklore, fa da sfondo a un romanzo sottile nello scavo psicologico, che parla alla parte più profonda di tutti noi: quella che (per convenienza, vergogna, o semplice paura) preferiamo tenere nascosta.
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