M. P.
1 giugno 2014
Dimissioni di circa cento iscritti dell’Upc, l’Unione popolare cristiana, a Porto Torres. Questo è quanto è stato deliberato dall’assemblea cittadina del partito, che si è tenuta il 19 maggio scorso
PORTO TORRES - Dimissioni di circa cento iscritti dell’Upc, l’Unione popolare cristiana, a Porto Torres. Questo è quanto è stato deliberato dall’assemblea cittadina del partito, che si è tenuta il 19 maggio scorso, in cui l’ex segretario cittadino Alessandro Carta comunica le dimissioni di massa della totalità dei componenti politici e istituzionali portotorresi dal partito dell’Unione Popolare Cristiana, «con la consapevolezza che altri faranno altrettanto a livello provinciale» - si legge nella nota.
A dire addio all’Upc l’ex segretario regionale Enrico Piras, l’ex consigliere regionale Massimo Mulas, l’ex segretario provinciale Marco Francesconi, il gruppo consiliare comunale, i componenti dell’assemblea provinciale Antonio Chessa, Franco Manca, Marco Pintus, Gavino Ruiu e Airino Bazzoni, il Coordinamento Pari Opportunità ed il Movimento Giovanile cittadini, e tutti i 93 iscritti e componenti dell’assemblea. « Le recenti ed incomprensibili vicissitudini politiche – scrive Carta – hanno determinato tale decisione, motivata soprattutto in considerazione della totale assenza del partito dal dibattito sulle elezioni europee. Sebbene, infatti, con la figura del segretario nazionale Antonio Satta, il partito si sia sempre annunciato come una forza di respiro nazionale, non vi è stata alcuna assemblea di carattere nazionale, regionale o provinciale per avere indicazioni di voto al riguardo».
Il segretario Carta conclude scrivendo «l’intero gruppo cittadino ha ritenuto necessario prendere tale decisione, in quanto sono ormai venuti meno il senso di appartenenza e rappresentatività rispetto a logiche politiche lontane dai principi che hanno sempre ispirato il nostro modo di fare politica».
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