Lettera aperta di quattordici consiglieri di maggioranza che chiedono un «atto di responsabilità da parte del primo cittadino»
SASSARI - «Auspichiamo un atto di responsabilità da parte del sindaco e confidiamo sul fatto che sia lui stesso rispettoso delle scelte degli elettori e del mandato ricevuto dai cittadini»: è quanto emerge da una lettera inviata al sindaco di Sassari Nicola Sanna, firmata da quattordici consiglieri di maggioranza, Esmeralda Ughi, Antonio Piu,
Giuseppe Masala, Carla Fundoni, Salvatore Sanna, Stefano Perrone, Valeria Fadda, Pierpaolo Bazzoni, Gianni Crobu, Lello Panu, Lisa Benvenuto, Giancarlo Serra, Gianpaolo Manunta e Marco Manca. Dopo la
la nota inviata nei giorni scorsi i consiglieri sono tornati alla carica con un lettera aperta rivolta al
primo cittadino che ha di recente nominato la nuova giunta.
«Caro Nicola - scrivono i quattordici firmatari - non si fa il sindaco di una città come Sassari portando i propri interessi di corrente dentro le istituzioni ed è facile prevedere, purtroppo, a breve negli enti. Come consiglieri comunali eletti nella coalizione di centro sinistra valutiamo prima di tutto in maniera molto negativa che il sindaco di Sassari abbia deciso di non dare risposta al documento inviato nella giornata di ieri. La richiesta di convocare una urgente riunione di maggioranza aveva come unico scopo facilitare la condivisione di una squadra di governo della città rispettosa del voto degli elettori e soprattutto condivisa da tutti coloro che hanno contribuito al successo elettorale del 25 maggio scorso. Con estremo disappunto prendiamo atto che il sindaco ha optato per un disconoscimento totale del ruolo dei consiglieri comunali,fosse anche di sola consultazione.
Non meno disappunto provoca la ricostruzione fornita a commento dell’ufficializzazione del nuovo esecutivo. Il sindaco ha affermato di aver ricevuto un diniego immotivato fondato su equilibri interni di gruppi e correnti anacronistiche rispetto al rinnovamento proposto da Matteo Renzi e da lui personalmente sostenuto. La realtà dei fatti racconta una verità diversa da quella raccontata dal cuperliano primo cittadino. È da tutti risaputo infatti che gli equilibri interni di gruppi e correnti anacronistiche siano stati dal primo momento l’unica preoccupazione del nuovo sindaco che ha cercato di formare una giunta con l’unico obiettivo di modificare la rappresentanza dei consiglieri scelta dagli elettori. Lo dimostra il fatto che lo stesso sindaco da subito ha proposto come alternativa alla presenza in giunta di tre assessori che avevano sostenuto Angela Mameli, i primi tre dei non eletti.
È inutile far credere ai cittadini di aver fatto una scelta a metà tra l’esperienza e il rinnovamento. La decisione - si legge ancora - spacciando per nuovo chi nuovo non è, aveva ed ha un solo obiettivo, punire chi aveva sostenuto la sua avversaria alle primarie, premiare chi aveva sostenuto la sua candidatura. Tutto questo con lo spirito delle primarie non ha niente a che fare. Ma niente ha a che fare, soprattutto, con i primari interessi della città. Si é provato inutilmente ad aprire un ragionamento con Nicola Sanna, ad evitare un inutile muro contro muro, ad impedire un atto di forza, questo sì anacronistico e legato a logiche correntizie che speravamo fossero state accantonate. Se a questo si aggiunge il volgare trattamento subito dagli alleati si capisce che il quadro politico confuso non dipende da una parte del Pd, ma dal sindaco e da chi male lo consiglia.
Crediamo che questo sia il modo peggiore per iniziare questo mandato amministrativo. Per questo motivo - concludono - auspichiamo un atto di responsabilità da parte del sindaco e confidiamo sul fatto che sia lui stesso rispettoso delle scelte degli elettori e del mandato ricevuto dai cittadini. Questo significa operare nell’interesse esclusivo della città e non preoccuparsi unicamente della garanzia e della tutela degli equilibri scaturiti dalle primarie. Altrimenti davvero parliamo di visioni molto ma molto piccole, speriamo, per la nostra città, non troppo piccole».
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