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A.B.
6 novembre 2015
Festival Éntula: Luigi Manconi a Sassari
Lunedì 9 novembre, l´ex carcere di San Sebastiano ospiterà l´incontro con uno dei massimi esperti del sistema carcerario in Italia

SASSARI - Luigi Manconi è senza dubbio uno dei massimi esperti del sistema carcerario in Italia. Sociologo, impegnato da anni nelle battaglie per i diritti civili dei detenuti, presenterà il suo ultimo libro, dal dirompente titolo Abolire il carcere (edito da Chiarelettere), lunedì 9 novembre, in quella che è forse la cornice più adatta per discutere di questo tema: l’ex carcere di Sassari. Éntula è organizzato dall'associazione culturale Lìberos con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport ed Assessorato del turismo, artigianato e commercio), in partnership con Banca di Sassari e Sardex.net.
Lunedì, Manconi interverrà dunque nella cornice dell’ex carcere di San Sebastiano dove, a partire dalle ore 18, dialogherà con Sante Maurizi. L’evento, introdotto da Gianni Garrucciu, è organizzato da Lìberos, in collaborazione con Chiarelettere e con il patrocinio del Comune di Sassari. La partecipazione è gratuita previa registrazione attraverso la Libreria Koinè di Sassari. Luigi Manconi insegna Sociologia dei fenomeni politici all’Università Iulm di Milano. È parlamentare e presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato. Nel 2001, ha fondato A Buon Diritto. Associazione per le libertà.
Il libro non è una provocazione. Nel 1978, il Parlamento italiano votò la legge per l’abolizione dei manicomi dopo anni di denunce della loro disumanità. Ora, dobbiamo abolire le carceri, che, come dimostra questo libro, servono solo a riprodurre crimini e criminali e tradiscono i principi fondamentali della Costituzione italiana. Tutti i paesi europei più avanzati stanno drasticamente riducendo l’area del carcere (solo il 24percento dei condannati va in carcere in Francia ed in Inghilterra, in Italia l’82percento). In Italia, chi ruba in un supermercato si trova detenuto accanto a chi ha commesso crimini efferati. Il carcere è per tutti, in teoria. Ma non serve a nessuno, in pratica. I numeri parlano chiaro: la percentuale di recidiva è altissima. E dunque? La verità è che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani non ha idea di che cosa sia una prigione. Per questo la invoca, ma per gli altri. La detenzione in strutture in genere fatiscenti e sovraffollate deve essere quindi abolita e sostituita da misure alternative più adeguate, efficaci ed economiche, capaci di soddisfare tanto la domanda di giustizia dei cittadini nei confronti degli autori di reati più gravi (solo una piccola quota dei detenuti) quanto il diritto del condannato al pieno reinserimento sociale al termine della pena, oggi sistematicamente disatteso. Il libro indica dieci proposte, già oggi attuabili, per provare a diventare un paese civile e lasciarci alle spalle decenni di illegalità, violenze e morti.
Nella foto: Luigi Manconi
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