Nuoro News
Notizie    Video   
NOTIZIE
Nuoro News su YouTube Nuoro News su Facebook Nuoro News su Twitter
Nuoro NewsnotiziesassariCronacaAnimali › Sassaresi in piazza contro l’allevamento di Caniga
S.A. 9:31
Sassaresi in piazza contro l’allevamento di Caniga
L’iniziativa nasce dal caso di Caniga, ma il messaggio emerso con forza è andato oltre il singolo impianto: Sassari ha detto no agli allevamenti intensivi in tutta la Sardegna


SASSARI - Domenica 9 novembre, Piazza d’Italia a Sassari si è riempita di voci, cartelli e testimonianze: alcune centinaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’allevamento intensivo di suini attivo nella zona di Caniga, un impianto sorto vicino alle abitazioni e percepito come una minaccia per la salute pubblica, l’ambiente e il benessere animale. La manifestazione, supportata da LEIDAA, LAV, OIPA e Anonymous for Voiceless, ha unito cittadini, famiglie, residenti, studenti, professionisti, attivisti e semplici curiosi. «Non tutti avevano le stesse idee, le stesse abitudini, o lo stesso percorso: eppure in piazza si sono ritrovati come una comunità, come una Sassari che sa riconoscersi e unirsi quando c’è un bene comune da difendere», dichiara Marco Pistidda, parte attiva dell’organizzazione della manifestazione.

L’iniziativa nasce dal caso di Caniga, ma il messaggio emerso con forza è andato oltre il singolo impianto: Sassari ha detto no agli allevamenti intensivi in tutta la Sardegna. Durante la manifestazione si sono susseguiti interventi che hanno affrontato il tema da più prospettive. Luciana Milia, fondatrice di Io non ti mangio, ha raccontato la condizione degli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi, privati di luce, spazio e dignità. La biologa nutrizionista Alessandra Mela ha spiegato come il consumo eccessivo di carne proveniente da questi sistemi possa incidere sulla salute, richiamando l’attenzione sull’uso di antibiotici e ormoni e sulla necessità di maggiore consapevolezza anche nelle mense scolastiche. Il dottor Salvatore Brianda, medico ambientalista, ha illustrato i rischi sanitari correlati alle emissioni degli allevamenti intensivi, con possibili ripercussioni respiratorie e cardiovascolari sulla popolazione. Fabio Porcu, referente del comitato “L’Elefante nella stanza”, ha sottolineato la criticità di Caniga: un impianto insalubre collocato a poche decine di metri dalle abitazioni, con odori molesti e timori legati alla gestione dei reflui.

Slow Food ha ricordato che esistono alternative praticabili: produzioni sostenibili, filiere locali, agricoltura rispettosa del territorio. Un modello alimentare che non esclude nessuno, ma invita tutti a una maggiore responsabilità. Gli interventi conclusivi di Roberto Corona (LAV) e Fatima Fiocca (LEIDAA) hanno ribadito l’urgenza di una presa di posizione collettiva: proteggere la salute della popolazione e il patrimonio ambientale della Sardegna significa ripensare il modello produttivo, non subirlo. La manifestazione ha dimostrato che il tema riguarda tutti. Non è una battaglia di un gruppo ristretto: è un appello civico. Non è solo contro un impianto: è per una Sardegna che difende il proprio territorio. Ieri, Piazza d’Italia era l’immagine concreta di questa consapevolezza: persone diverse, unite dallo stesso obiettivo. Una sola voce per dire che la Sardegna merita un futuro sostenibile.
Commenti



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)