SASSARI – Giovedì 8 ottobre, alle ore 18, nella saletta della libreria “Odradek/ interno4”, è in programma la presentazione del nuovo libro di Gianni Fresu, intitolato “Lenin lettore di Marx” ed edito da “La città del sole”. Con l’autore, interverranno alla presentazione anche Costantino Cossu, Walter Falgio e Laura Stochino.
Fresu, dopo la laurea in Scienze Politiche a Cagliari, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia all’Università di Urbino. E' stato fondatore e presidente del Centro Studi della Sardegna “Antonio Gramsci” e della rivista “Quaderni di Sardegna”. Oltre a diversi saggi sulla storia del movimento operaio, ha recentemente pubblicato per la stessa casa editrice e per l’“Istituto Italiano per gli Studi Filosofici”, il libro “Il diavolo nell’ampolla, Antonio Gramsci gli intellettuali e il partito”. Attualmente, svolge attività didattica e di ricerca all’Università degli Studi di Cagliari ed è segretario regionale del Partito di Rifondazione Comunista.
Ma entriamo ora nell’analisi del libro. Tra la maggioranza degli storici del pensiero politico contemporaneo, sociologi, politologi e opinionisti di varia natura, è oramai consolidata una tendenza a rappresentare sommariamente Lenin come un dottrinario rigido e ortodosso. Il Novecento, è già stato archiviato come secolo degli orrori, delle dittature, e, all’interno di questa lettura apocalittica, Lenin è stato individuato come l’origine del peccato, come il diavolo a cui vanno imputate tutte le sciagure ed i lutti del “Secolo insanguinato”, fascismi compresi. A novanta anni dalla Rivoluzione d’ottobre, la necessità di ritornare sulle premesse filosofiche dell’opera e dell’attività di Lenin, sorge anzitutto dall’esigenza di evitare simili scorciatoie ed avviare un lavoro analitico il più possibile serio e rigoroso. Ciò è necessario se si ha l’ambizione di comprendere fino in fondo l’evento che maggiormente ha segnato la storia dell’umanità nel corso del Novecento. Lenin lettore di Marx nasce da questa urgenza.
Commenti