Fabio Geda e Enaiatollah Akbari presentano il prossimo mercoledì, nel giardino della Facoltà di Architettura, il loro toccante libro "Nel mare ci sono i coccodrilli"
ALGHERO - Gli appuntamenti della libreria Il Labirinto Mondadori di Alghero proseguono anche dopo ferragosto. Mercoledì 18 agosto alle ore 21, nella bella cornice del giardino della Facoltà di Architettura (ex asilo Sella, via Garibaldi 35) di Alghero la libreria organizza l'incontro con l'autore Fabio Geda e il giovane Enaiatollah Akbari per la presentazione del libro, "Nel mare ci sono i coccodrilli", la storia vera del piccolo afgano Enaiatollah che - minacciato dai vecchi datori di lavoro del padre per un presunto debito da saldare - viene abbandonato in Pakistan dalla madre con la speranza della salvezza. Un inevitabile tragico atto di amore di una madre disperata che rischia la sua vita nel tentativo di regalarne un a lui. E' così che - abbandonata l'infanzia a soli dieci anni - Enaiatollah si unisce a tanti altri in cerca di salvezza e, in marcia verso l'Europa, affronterà un incredibile viaggio passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia.
L'odissea di un piccolo grande uomo, in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, di fronte a situazioni disperate e agghiaccianti. E poi, il lavoro minorile, le minacce di morte, l'arrivo in Italia e i tentativi per ottenere il permesso di soggiorno come rifugiato politico. Una storia a lieto fine, ma anche una denuncia contro l'indifferenza - ancora oggi, all'epoca dei respingimenti - di molta parte dei paesi occidentali nei confronti di una silenziosa e costante tragedia umana, e infine, un sincero invito per i suoi coetanei occidentali per capire com'è fatto il mondo, cosa significhi lasciare da soli la propria terra in cerca di un occasione di vita e - molto spesso - trovare la morte.
Oggi Enaiat vive con una famiglia affidataria, lavora come mediatore e studia a Torino, la città dove ha conosciuto Fabio Geda con il quale ha ricostruito il puzzle della sua incredibile vicenda. Fabio Geda scrive su Linus e su La Stampa sui temi dell'educazione; collabora stabilmente con la Scuola Holden di Baricco ed essendosi occupato per anni - proprio a Torino - di disagio minorile, nei suoi racconti riporta molta della sua esperienza di lavoro. E' stato già ospite della libreria Il Labirinto per il suo primo libro "Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani", la storia di una ragazzino rumeno immigrato clandestinamente in Italia e alla ricerca del nonno in giro per l'Europa.A dialogare con l'autore e con Enaiatollah ci sarà Maria Grazia Giannichedda, docente di Sociologia dei fenomeni politici all'Università di Sassari.
Nella foto: Fabio Geda e Enaiatollah Akbari
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