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A.B.
9 novembre 2016
Il Liscia perde altri 2,5milioni di metri cubi d’acqua
«Le stime sono drammatiche, la Regione avvii i lavori», dichiarano i vertici del Consorzio di Bonifica. Dall’ottobre del 2013, i livelli d’acqua presenti nella diga del Liscia sono calati costantemente passando da 71,49 a 28, 22milioni di metri cubi d’acqua

OLBIA - La siccità e l’ormai cronica carenza di piogge non hanno risparmiato il bacino idrico della Gallura neanche durante il mese di ottobre. Dalle ultime analisi pubblicate dall’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, emerge una nuovo scenario sconfortante sui livelli registrati all’interno della diga del Liscia, che negli ultimi trenta giorni sono calati del 2,57percento, con una perdita di 2,67milioni di metri cubi d’acqua. A spaventare maggiormente il Consorzio di Bonifica della Gallura, oltre ai numeri in costante diminuzione, è la tendenza negativa rispetto alle annate precedenti.
Le stime regionali raccontano che alla fine di ottobre 2013, il bacino del Liscia conteneva 71,49milioni di metri cubi d’acqua. Nell’ottobre 2014, i livelli erano diminuiti fino a 65,37milioni di metri cubi d’acqua. Nel 2015, si erano quasi dimezzati fermandosi a 35,84. E quest’anno, al 31 ottobre, le ultime verifiche si attestano sui 28,22milioni di metri cubi d’acqua invasati, con una perdita rispetto al 2013 del 41,61percento sulla capacità totale della diga.
Alla luce di queste analisi, il presidente del Consorzio di Bonifica della Gallura, Marco Marrone, si rivolge alla Regione Autonoma della Sardegna ed agli esponenti della Commissione Regionale ai Lavori Pubblici che più di quindici giorni fa sono ritrovati ad Olbia, insieme al Tavolo delle associazioni galluresi ed alle istituzioni locali: «È necessario che la Regione Sardegna mantenga gli impegni presi durante l’incontro di lunedì 24 ottobre e che indichi la data certa di avvio dei lavori sul Rio Podrongianos. Questo intervento consentirebbe di immettere all’interno della rete del Consorzio di Bonifica 6milioni di metri cubi d’acqua destinati interamente alla città di Olbia. Si tratta di un lavoro attuabile in tempi ristretti che, pur non risolvendo il problema dell’ormai cronica carenza d’acqua all’interno della Diga del Liscia, darebbe più respiro a tutto il territorio in vista della prossima stagione estiva. Viste le oggettive difficoltà denunciate dai vari settori dell’economia agricola, industriale e turistica locale – conclude Marrone – auspichiamo che anche questa volta non prevalga la regola del rinvio e che non si speri nella pioggia per rimandare l’irrimandabile».
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