Cinquanta siti aperti per la manifestazione che si terrà il prossimo fine settimana. Novità in programma per questa nuova edizione. L'intervista dell'assessore Dolores Lai
SASSARI - Al suo nono appuntamento con Monumenti Aperti, Sassari aprirà al pubblico le porte di 50 siti come nel 2012. Saranno visitabili per la prima volta il rifugio antiaereo di via Giovanni Antonio Sanna, costituito da lunghi corridoi intersecati da altri brevi spazi che presentano ancora alcune caratteristiche dell’epoca, come i portalampada, unica fonte di luce all’interno di queste strutture sotterranee scavate nella nuda roccia. Tra le novità di quest'anno anche l'apertura di alcune scuole storiche: il liceo classico Azuni, l'istituto d'Arte Figari e il convitto e azienda agraria Pellegrini.
Come lo scorso anno l'amministrazione comunale, assessorato alle Culture, ha scelto di valorizzare anche la borgata costiera dell'Argentiera: domenica 5 maggio sarà possibile visitare il nascente Museo della miniera, anche grazie alla disponibilità di un bus navetta che partirà da Sassari alle 9 e 30 (con rientro alle 13) e alle 14 e 30 (con rientro alle 18 e 30). Monumenti aperti prenderà il via sabato 4 maggio in piazza Azuni: alle 16 si svolgerà il raduno degli studenti che faranno da guide nel corso della manifestazione; alle 16 e 15 l'apertura ufficiale di Monumenti aperti alla presenza del sindaco di Sassari Gianfranco Ganau e dell’assessore alle Culture Dolores Lai; alle 16 e 30 lo spettacolo degli Sbandieratori e Musici della Città dei Candelieri. Gli orari della manifestazione saranno sabato 4 maggio dalle 17 alle 21 e domenica 5 maggio dalle 10 alle 21.
Quattro percorsi. I cinquanta siti sono stati suddivisi in quattro percorsi tematici, per offrire al visitatore una prospettiva originale e omogenea della città. Il primo percorso è quello relativo alla rete museale e culturale Thàmus, che racchiude dieci siti; il secondo percorso si snoda nella parte bassa del centro storico; il terzo percorso tocca la parte alta del centro storico e la città umbertina; il quarto percorso interessa un circuito più ampio tra la città e le borgate.
Nella foto: il tavolo della conferenza stampa
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