|
Attilio Dedoni
28 marzo 2017
L'opinione di Attilio Dedoni
La propaganda risuona tra le zone interne
La bocciatura di tutti gli emendamenti al disegno di legge finanziaria presentati dai Riformatori per dare risposte concrete all’emergenza spopolamento dimostra che, per il centrosinistra, le zone interne dell’Isola servono solo come veicolo di propaganda, per promettere risorse ed interventi salvo tirarsi indietro al momento di assumere impegni concreti. Le nostre proposte prevedevano di investire soldi veri per invertire il trend demografico negativo che colpisce i comuni dell’interno, la gran parte dei quali rischia di scomparire nei prossimi decenni.
Investire nelle zone interne significa combattere concretamente lo spopolamento, un problema che interessa tutta la Sardegna e non soltanto una parte di essa, restituendo vivibilità e capacità produttiva ai piccoli centri per cercare così di arginare il triste fenomeno dell’emigrazione. Il pacchetto di interventi che abbiamo presentato prevedeva di recuperare le risorse necessarie attraverso un serio rilancio della vertenza con lo Stato sulle entrate erariali, a partire dal riconoscimento alla Sardegna di una quota sulle accise pagate sui carburanti prodotti nell’Isola, così come prevede l’articolo 8 dello Statuto.
Non soltanto le nostre proposte non avrebbero gravato sul bilancio regionale ma avrebbero portato nelle casse di viale Trento una massiccia iniezione di risorse fresche, non meno di un miliardo di euro all’anno; soldi dei sardi, che spettano alla Regione ma che la Giunta non è stata finora in grado, per propria incapacità, di riscuotere.
I nostri emendamenti si sono però scontrati con il muro di gomma eretto dal centrosinistra, quello stesso centrosinistra il cui esecutivo annuncia un giorno sì e l’altro pure di aver risolto la vertenza sulle entrate sebbene nelle casse della Regione non ci sia un euro da spendere. Quello stesso centrosinistra il cui esecutivo va in giro per le aree dell’interno promettendo risorse che non arriveranno mai perché, quando si presenta l’occasione per stanziarle, la risposta della maggioranza è un secco no. Tutti i sardi che vivono nei piccoli comuni a rischio spopolamento devono sapere cosa è successo oggi in Consiglio, perché il centrosinistra ha dato la prova definitiva del suo disinteresse per le emergenze delle zone interne.
*capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
Commenti
|
|
|
|
|
 |
|
17/11/2025
Forza Italia Alghero avverte sindaco e maggioranza "posticcia": «gli algheresi sono stanchi di questo teatrino, vorrebbero che venissero affrontati i problemi di una città che oggi sta regredendo politicamente, culturalmente ed economicamente»
|
|
|
 |
|
17/11/2025
«Massima chiarezza e pieno sostegno al sindaco di Alghero». Parla la capogruppo Anna Arca Sedda e fa la voce grossa all´indomani del rafforzamento dell´area che fa capo al grande gruppo di Alleanza Verdi Sinistra
|
|
|
 |
|
16/11/2025
Altolà di Raimondo Cacciotto alla sua maggioranza nel tentativo di non far esplodere la situazione interna alla coalizione all'indomani dell’annessione di Moro al grande gruppo di Alleanza Verdi Sinistra (Europa Verde). Le sue parole
|
|
|
 |
|
16/11/2025
Problema di equilibri in maggioranza ad Alghero: il gruppo di Alleanza Verdi Sinistra (Europa Verde) fa la voce grossa. Intanto scoppia il caso Selva che chiarisce: non ho aderito a nessun tesseramento
|
|
|
 |
|
16/11/2025
Christian Mulas parla di metamorfosi della maggioranza di Alghero: «la posizione dell’assessore Selva inizialmente designato come figura tecnica e di sintesi non è più coerente con l’impianto politico che ne aveva giustificato la nomina»
|
|
|
 |
|
17/11/2025
Replica piccata di Giampietro Moro (Europa Verde) al collega Christian Mulas, sullo sfondo il ruolo non più condiviso dell´assessore all´Ambiente Raniero Selva: si spacca definitivamente il patto d´inizio consiliatura
|
|
|
|
|
18 novembre 18 novembre 18 novembre
|